Il presente scritto ha lo scopo di illustrare il regime sanzionatorio previsto dall’art. 10 ter d. lgs 74/2010 alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 80/2014.
La disposizione normativa sopra citata rubricata “omesso versamento di IVA” punisce con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque “non versa l’imposta sul valore aggiunto, dovuta in base alla dichiarazione annuale, entro il termine per il versamento dell’acconto relativo al periodo di imposta successivo”.
Tale condotta è penalmente rilevante quando l’omissione del versamento dell’IVA è superiore ad euro 50.000,00.
Il legislatore, inserendo nell’apparato normativo l’articolo 10 ter d. lgs 74/2000, mirava a scoraggiare ulteriormente l’evasione fiscale sanzionando il fatto anche con la misura restrittiva.
L’art. 10 ter d. lgs 74/2010 ha subito, già dopo una prima superficiale analisi teorica della disposizione, molte critiche da parte degli operatori del diritto in quanto prevedeva la punibilità del fatto solo se l’omissione fosse superiore alla soglia di euro 50.000,00.
E’ palese che ancorare una sanzione penale ad una soglia minima di evasione fiscale sotto la quale la stessa condotta non è rilevante penalmente è in aperto contrasto con i principi penalistici che riempiono il nostro sistema di giustizia. ....